Europa per la scuola


Seconda puntata della nostra Rivista dedicata all’Europa, con una panoramica sulle esperienze positive che la progettazione Erasmus sta permettendo alle nostre scuole, ai nostri docenti ma soprattutto ai nostri studenti. Il confronto con la cultura e le tradizioni degli altri popoli, con i colleghi delle scuole coinvolte nei partenariati, sono, per stessa ammissione dei partecipanti, occasioni di crescita professionale, di stimolo a migliorare. Gli studenti che prima e dopo le visite di studio continuano negli anni a mantenere rapporti di amicizia e scambi di inviti sono la dimostrazione di quanto siano stretti alle nuove generazioni tutte le barriere e i muri che gli “adulti” cercano di creare. Muri non fisici e impossibili ed inesistenti nel mondo globale ma “muri”, separatezze culturali per iniettare odio e trovare capri espiatori per sviare dai veri problemi della nostra società che necessita di slanci culturali che solo dai giovani, dalla ricerca, dalle start up possono venire. “Muri” di odio che entrano anche nelle nostre aule e spingono un sedicente maestro di Foligno a sbeffeggiare uno studente per il suo colore della pelle.

Ho partecipato per 17 anni alla progettualità di Socrates, Comenius, LLP, Arion, Erasmus plus, E twinning, Comenius Regio e tutti i meeting e i progetti elaborati sono stati una grande occasione di crescita professionale, culturale ed umana per i miei studenti, docenti e per le comunità coinvolte. L’amicizia e l’affetto nati in brevi ma intensi incontri tra gli studenti partecipanti, tra studenti e famiglie ospitanti dimostrano quanto sia utile e necessario aprirsi all’altro, confrontarsi, non avere “paura”.

La scuola italiana deve essere grata all’Europa per aver offerto questa possibilità, questa opportunità e dobbiamo solo augurarci che possa esserci a breve, anche in occasione del rinnovo del Parlamento Europeo, una “Primavera dell’Europa”, per ripartire e costruire l’Europa dei popoli, l’Europa dei cittadini operosi e studiosi, capaci di ridare slancio all’idea fondante della Costituzione degli Stati Uniti d’Europa. Sarebbe opportuno riprendere la riscrittura della Costituzione dell’Europa proprio in un periodo in cui falsi e illusori sovranismi e cavalcanti populismi rischiano di minare le fondamenta di un progetto nato per crescere “uniti nella diversità”.

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