Facciamo nostro l’urlo della collega di Torino: non possiamo lasciare che la critica del reale passi la mano ad una scelta di totale indifferenza. Lettera



Michele Lucivero – Non lasciano indifferenti le parole di una signora, giacché ai giovani siamo abituati, che inveisce contro i poliziotti durante una manifestazione, che li apostrofa duramente e che alla fine gli augura di morire, soprattutto se la signora è anche un’insegnante, una educatrice, e questo per due ragioni…


Fonte: Orizzonte Scuola
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