Un’impresa ardua nell’era dei social, dove è facile sfogare la propria rabbia in centinaia di post, assumendo spesso un atteggiamento sterile, poco propositivo, remissivo o addirittura aggressivo contro i colleghi di fasce differenti. La cosiddetta “guerra tra poveri” istigata da soluzioni divisive della politica nostrana. Ora, alla vigilia delle elezioni…
Fonte: Orizzonte Scuola
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