Come insegnante mi sono trovata più volte di fronte alla gentile richiesta di usare un nome differente da quello indicato sul registro di classe, di rivolgermi a uno studente al maschile e non al femminile o viceversa. Ho sempre acconsentito, non solo per una questione di rispetto per tutte le…
Fonte: Scuola – Il Fatto Quotidiano
Leggi l’articolo completo su: Scuola – Il Fatto Quotidiano