Perché rendicontare a scuola?


Abbiamo voluto dedicare l’ultimo numero della rivista “ArtedoUniversoScuola” alla rendicontazione sociale in quanto “finalmente” tutte le scuole italiane da settembre a dicembre entreranno in questo circuito virtuoso previsto dal DPR 80 del 2013, che permetterà alla scuola italiana di raccontarsi in una forma di “storytelling”, per riconoscersi e farsi riconoscere.

La rendicontazione sociale infatti è prima di tutto una metacognizione che deve partire dal collegio docenti che riflette sugli obiettivi prefissati, sui risultati raggiunti e sui processi attivati per poi passare alla presentazione degli stessi agli stakeholder. Se manca il primo momento “interno”, “intimo”, la rendicontazione sociale rischia di essere una vetrina buona per la pubblicità, ma non per un processo di miglioramento che è poi la “mission” del regolamento della valutazione del sistema scolastico come pensato nel DPR 80.

E anche Artedo è orgoglioso della sua “rendicontazione sociale”. Il prossimo anno scolastico vedrà 200 discentes nel ruolo dirigenziale dopo un percorso appassionato, di studio, di riflessione quotidiana e di capacità di creare comunità virtuali ed umane: è stata la nostra carta vincente, la nostra forza e dal 1° settembre nel nostro ruolo dirigenziale dobbiamo partire proprio da questa nostra esperienza per creare “comunità educanti”, ricche di valori inclusivi e formativi.

La rendicontazione sociale non deve essere vissuta come un adempimento burocratico ma è uno strumento indispensabile ed utile per creare capitale sociale e io invito i dirigenti, sia discentes, sia quanti hanno creduto alle tante proposte editoriali che hanno arricchito il nostro percorso concorsuale, di mettere subito in campo le migliori energie per realizzare momenti “aperti” per raccontare la scuola che si andrà a dirigere: raccontare la memoria storica che ogni scuola ha; valorizzare quanti professionisti hanno lavorato per una scuola efficace e capace di coinvolgere la comunità per una scuola che garantisca il successo scolastico.

Dedicheremo proprio a questo tema una particolare attenzione al nostro meeting “Per una dirigenza di qualità” a Lecce il 22 e 23 agosto in quanto il doversi cimentare subito con la rendicontazione sociale può rappresentare l’occasione propizia per creare l’imprinting giusto per una felice partenza nel lavoro dirigenziale.

La rendicontazione sociale ha valore in sé in quanto connaturata all’autonomia ed all’esigenza di dimostrare, in modo trasparente, il ritorno educativo che la scuola è stata capace di assicurare, valorizzando al meglio le risorse a disposizione: umane, finanziarie e di contesto sociale.

Parafrasando Einstein “Non tutto quello che si può contare conta, e non tutto quello che conta si può contare”, si può affermare che in un documento per il bilancio sociale si devono evincere la cultura educativa della scuola, le sue priorità, i modi e le risorse per realizzarle, la reti tra le scuole e con la realtà locale, i processi e gli esiti relativi a più settori, la sua volontà di chiamare a confronto diversi stakeholder, portatori di nuovi punti di vista. E sarà l’occasione per cominciare a lavorare per una scuola “plurale” e di qualità. Auguri e AD MAIORA!!!

Buone vacanze meritate a tutte e a tutti.

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