La storia della Scuola Italiana è alquanto lunga e complessa, sempre interessata e impegnata a formare uomini integrati al proprio tempo e a specifici contesti per dare risposte esaustive alle esigenze sentite e vissute e soddisfare i bisogni collettivi, dunque implicitamente individuali, attraverso l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Una doverosa, continua e lodevole innovazione trapela dalle scelte politiche scolastiche per “salvaguardare” la specie umana, portatrice di valori, usi, costumi e tradizioni che devono essere tramandati attraverso la “narrazione” quotidiana di ciascuno per costruire validamente e valorosamente la Storia. Una continua innovazione sfociata nell’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche, funzionale al perseguimento del successo formativo del discente, nel rispetto dell’individualità personale e della libera scelta delle famiglie di ogni contesto socio-culturale, da perseguire anche attraverso la Personalizzazione.
La Persona, dunque, al centro di ogni processo; la Persona verso la quale indirizzare tutti gli sforzi per favorire una serena, continua e armonica evoluzione atta a concretizzare il Progetto di vita, narrazione di sè stessi alla quale, spesso o non sempre, si è sufficientemente preparati, per es. per mancanza di opportunità extrascolastiche e/o per “opportunità” condizionanti, tanto da potersi trovare in situazione di svantaggio se non di handicap. Sperimentare relazioni, sempre nuove e diverse che, inesorabilmente, fanno vivere emozioni dalle quali possono scaturire re-azioni anche incontrollate in quanto sconosciute e non razionalizzate, può concretizzare situazioni di disagio e di conflittualità.
L’alfabetizzazione emotiva attraverso il Metodo Autobiografico Creativo con la Tecnica della Fiabazione, ideato dal Formatore Stefano Centonze, concretizza una narrazione “pianificata e progettata” in quanto sapientemente stimolata, che permette di “raccontare” il proprio Sè in modo naturale e diversificato scoprendo la parte più nobile, quella nascosta, difficile da conoscere più di qualsiasi altra conoscenza!
Eppure, sappiamo bene quanto sia importante “sperimentare” per imparare facendo (Learning by doing); imparare attraverso un fare pensato che permette di “manipolare” le nostre emozioni, attraverso la riflessione, indirizzandole nel modo più giusto perchè sfocino in re-azioni costruttive portatrici di ben-essere individuale e collettivo. Farsi carico di questa consapevolezza significa mobilitarsi per colmare queste lacune; dare una risposta Istituzionale per continuare ad investire in Capitale Umano ed erogare uno specifico servizio ai cittadini, protagonisti, artefici e fruitori della Società nella “buona e cattiva sorte”!!! Rosaria Frandina, Abilitazione alla Vigilanza nelle Scuole Elementari, Laurea in Lettere (tesi: Fragilità maschile e femminile in Capuana), Master II livello “La dirigenza scolastica nella società contemporanea“. Ha ricoperto incarichi di Fiduciaria di Plesso, Referente Continuità, Funzione Obiettivo e Strumentale extrascuola, Tutor Neoimmessi (3), Referente “Legalità, Ambiente, Bullismo“, Esperto Progetto Pon ( competenze di base italiano) “Libertà di pensiero e parola … rispettando le regole“, Membro CdC (tutt’ora), Referente “Curriculo Locale” per l’attuazione della L. R. n. 9/2011 (quest’anno). Insegno dall’anno scolastico 1982/83 con spirito di servizio, consapevole che ogni emozione, parola o gesto possono arricchire o depauperare l’azione educativa.