Grazie Greta


Greta Thunberg

Grazie Greta per aver avuto non solo il coraggio di dire ai potenti del mondo le loro grandi colpe per il danno che stanno provocando all’intero Pianeta, ma per aver saputo sollecitare le migliori forze e speranze giovanili a lottare, a credere in un mondo più pulito e migliore, a rendersi protagonisti. Hai avuto il coraggio di presentarti al World Economic Forum a Cracovia e con pacatezza e determinazione hai illuminato con i tuoi pensieri e le tue riflessioni le loro e le nostre menti. Sei diventato il simbolo, quindi, di chi non vuole arrendersi, di chi ritiene opportuno rimboccarsi le maniche e fare il proprio dovere e non aspettare che siano gli altri a dover e voler sbrogliare la matassa.

Qualcuno ha voluto sminuire i tuoi messaggi scrivendo che i tuoi pensieri non sono originali perché tutti i “grandi” ne parlano. Ed è in parte vero perché già il Papa nella sua Enciclica “Laudato sii” aveva sollevato i problemi della sostenibilità del nostro Pianeta “che non ci è stato dato in eredità dai nostri avi, ma in prestito dai nostri nipoti a cui dobbiamo riconsegnarlo meglio di come lo abbiamo ricevuto”. Lo stesso Edgar Morin ti aveva anticipata sulla cittadinanza terrestre rivendicando per l’umanità la necessità ed il compito, tramite la scuola, di far crescere una “coscienza ecologica” ed una “coscienza antropologica” che ci salvaguardino dai rischi dell’inquinamento dell’aria e dal rischio dell’individualismo e dell’indifferenza che inquinano le nostre menti.

Il candore e l’innocenza della tua voce sono riuscite a svegliare animi silenti e a svelare la gravità della situazione e i tuoi alleati migliori sono diventati subito i tuoi coetanei creativi, che hanno saputo cogliere l’essenzialità e l’importanza del tuo messaggio.

Il mondo della scuola deve esserti grato; in questi anni stiamo cercando di rendere tangibile le nuove competenze di cittadinanza e tu ne sei il simbolo e la dimostrazione di cosa significa acquisire competenze per una cittadinanza attiva. In questi anni stiamo cercando di “dare senso” all’esperienza della scuola e della vita alle nuove generazioni e tu sei riuscita a svelare per quali motivi è interessante vivere ed impegnarsi in prima persona.

Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare il numero di maggio della nostra rivista all’educazione alla pace, alla sostenibilità. In tuo onore e per contribuire alla necessità di dare gambe e forza giovanile alle tue idee e alle tue battaglie.

Grazie Greta!!!

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