Europa,Europa! “Unità nella diversità”


Europa

Il 1° novembre del 1993 nasceva l’Unione Europea, un percorso iniziato nell’immediato dopoguerra che ha visto l’adesione di numerosi Stati e che ha raggiunto il suo culmine nell’adozione di una moneta unica, l’euro.

Tuttavia, c’è ancora molta strada da percorrere per raggiungere una vera integrazione politica che accompagni quella economica.

Per fare ciò, occorre rendere consapevoli i cittadini europei, soprattutto i giovani, della portata storica e rivoluzionaria del processo che ha portato alla costituzione dell’Unione Europea e favorire la comprensione della diversità culturale dei vari Stati che la compongono.

In questo numero, dal titolo “Europa,Europa!” sono stati ampiamente trattati argomenti che ci invitano ad una profonda riflessione come quelli racchiusi nei concetti di  cittadinanza responsabile, di apprendimento permanente, di educazione alla sostenibilità.

Il tema della dimensione europea dell’educazione, oggi al centro dei dibattiti nazionali e internazionali, favorisce allo stesso momento sentimenti di incertezza e di speranza futuri. La società attuale profondamente interconnessa, nel travalicare gli ambiti nazionali, richiede al mondo dell’istruzione di assumere una dimensione europea. Oggi, più che mai i giovani devono dare prova di resilienza ed essere in grado di adattarsi alle sfide proposte dalla società del cambiamento.

Negli anni ’90 veniva presentato un documento fondamentale in materia di dimensione europea dell’istruzione, il Libro Verde, che indicava le finalità generali di ogni sistema scolastico e fissava gli obiettivi specifici definiti dall’Unione Europea in:

  • contribuire alla cittadinanza europea favorendo il rispetto delle diverse identità culturali ed etniche;
  • preparare i giovani in vista della loro integrazione nella società  a un più facile inserimento nel mondo del lavoro attraverso partenariati e reti di collaborazione;
  • offrire opportunità per migliorare la qualità dell’educazione attraverso un’attività di informazione e cooperazione transnazionale.

Viene così dato il via ad una serie di Programmi d’Azione Comunitaria come: Gioventù per l’Europa, Leonardo da Vinci, Socrates che hanno cercato di attuare, concretamente, gli obiettivi sopra indicati.

Successivamente veniva istituito un Programma d’Azione per l’Apprendimento Permanente (Lifelong Learning Programme) che includeva e sostituiva i precedenti programmi comunitari per l’istruzione, la formazione professionale e l’e-learning.

Ciò consentiva agli interessati di ricercare opportunità di apprendimento stimolanti in tutta l’Unione Europea e per tutto l’arco della vita.

Nel 2013 il Programma a supporto dell’istruzione, Erasmus +, andrà a sostituire e integrare il Lifelong Learning Programme, a partire dal 2014 per i prossimi sette anni. Erasmus+ ha come obiettivo la mobilità, la cooperazione e le politiche per riformare l’educazione attraverso opportunità di studio e formazione all’estero beneficiando di finanziamenti europei.

Con queste opportunità l’Europa ci invita ad essere “imprenditori” della nostra scuola, valorizzando le competenze professionali interne e sostenendo chi lavora nell’ istruzione e per l’istruzione. E’ importante individuare e promuovere, ad ogni livello d’istruzione, quella “cittadinanza europea” e affiancarla alla “cittadinanza nazionale” senza sostituirla ma ampliandola.

Ogni membro all’interno della Comunità Europea deve sentirsi “cittadino europeo”, conoscere il patrimonio comune che lega i vari Stati, comprendere gli eventi di attualità che vivono, saper comunicare in più lingue e contribuire alla diffusione dei valori europei.

Ecco che, così, l’Europa ci apparirà come un laboratorio di apprendimento, una “grande officina a cielo aperto” dove poter continuare ad investire in modo vantaggioso nell’istruzione, dove tutti sono chiamati ad aggiornare e integrare le proprie conoscenze, competenze e capacità per ridurre l’emarginazione e aumentare la coesione sociali.

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