Povera lingua italiana: il colloquio di lavoro ai tempi del web

Colloquio di lavoro in lingua italiana. I protagonisti potrebbero essere proprio Checco Zalone e la sua aguzzina. In realtà, il testo è una trovata del mio amico di facebook Rocco Baccelliere che ha scritto un post a cui è liberamente ispirato questo articolo. Date le circostanze, non è affatto fuori luogo definire Rocco, che ringrazio per lo spunto che mi ha offerto, un network manager. Il testo, in forma di dialogo, è sicuramente molto divertente ma, al tempo stesso, fa riflettere su come oggi ammazziamo la nostra lingua. Ci sentiamo tutti un po’ più business oriented da quando la reputazione è diventata reputation, il sentimento sentiment e la strategia strategy. Tutto per risparmiare una vocale! 

La lingua italiana nel colloquio di lavoro

Siamo in Italia. Lei è CEO di una multinazionale. Lui un giovane di grandi ambizioni e prospettive che ha risposto al solito annuncio di ricerca personale per ampliamento organico. Vediamo un po’ come va in questo finto colloquio di lavoro per scherzare un po’ su come il linguaggio tecnologico abbia seppellito l’italiano. Leggendolo, vi renderete conto che i protagonisti potrebbero davvero essere i personaggi cinematografici della foto.

Ah, CEO sta per Chief Executive Officer. E’ il capo dell’azienda…

Leggi tutto “Povera lingua italiana: il colloquio di lavoro ai tempi del web”

Chiara Saraceno: «La buona scuola è aperta anche d’estate»

«Siamo un Paese polveroso, pigro, pieno di preconcetti, incatenato all’antico… Eppure…». Ogni tanto circola qualche buona idea. «Le dirò: per me, tenere aperte le scuole d’estate è molto più di una buona idea. Io ci trovo proprio qualcosa di rivoluzionario».

Il ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, ci sta lavorando. 
Non se ne farà nulla, ovviamente, per quest’anno. Ma parlarne adesso, in pieno luglio, può aiutare a far comprendere meglio gli straordinari vantaggi del progetto.

(Quando il dibattito si fa moderno, Chiara Saraceno c’è: celebre filosofa e sociologa, importanti i suoi studi sulla famiglia, sulla questione femminile, sulla povertà e le politiche sociali. Mai scontata, non fa sconti; entra nelle polemiche e ci resta. Rigorosa, affilata, coinvolgente)…

Leggi tutto “Chiara Saraceno: «La buona scuola è aperta anche d’estate»”

Riscatto gratuito della laurea, si sgonfia il piano: “Solo per chi si iscrive nel 2018”

Un intervento “sperimentale“, solo per chi si iscriverà all’università il prossimo anno. Il giorno dopo le anticipazioni del Messaggero, il piano del sottosegretario Pierpaolo Baretta per consentire ai “Millennials” il riscatto gratuito della laurea si sgonfia. E diventa qualcosa di simile a un nuovo bonus temporaneo, valido per una sola stagione. Questione di risorse, ovviamente: per pagare i contributi figurativi a tutti i laureati nati dopo il 1980 (anche se solo quelli arrivati al traguardo nei tempi previsti, escludendo i fuori corso) servirebbero troppi soldi. Ben più sostenibile per il bilancio pubblico – e forse anche più conveniente dal punto di vista elettorale, visto che il Pd ha bisogno di recuperare voti tra i giovani – riservare il beneficio alle neo matricole.

Così facendo “i primi contributi sarebbero versati già tra tre anni”, ha spiegato Baretta all’assemblea studentesca dei giovani democratici, stando a quanto riportato ancora dal quotidiano romano. In questo modo, però, la misura perde il carattere di intervento mirato ad aiutare un’intera generazione che in gran parte lavora con contratti atipici e periodi di interruzione tra un incarico e l’altro…

Leggi tutto “Riscatto gratuito della laurea, si sgonfia il piano: “Solo per chi si iscrive nel 2018””

Natalia Ginzburg: “Pagate i maestri come i ministri”

Per festeggiare il centenario della nascita di Natalia Ginzburg, nata a Palermo il 14 luglio 1916, pubblichiamo alcuni articoli apparsi sulle pagine dei quotidiani e non ancora riproposti nelle raccolte dei suoi saggi, introdotti da Maria Rizzarelli.

Come dovrebbe essere la scuola

Ci sono diversi articoli di Natalia Ginzburg che testimoniano l’attenzione costante riservata al mondo scolastico. Quando, il primo ottobre del 1976, pubblica sulla prima pagina del «Corriere della Sera» l’articolo intitolato Pagate i maestri come i ministri (qui di seguito riproposto), la scrittrice è già intervenuta nel corso dello stesso anno e dell’anno precedente sui temi degli esami di maturità e continuerà, successivamente, a dire la sua a proposito della scuola. Discutere dell’istruzione scolastica le consente di puntare lo sguardo su un osservatorio privilegiato del mutamento della società italiana, e ancora le dà la possibilità di riflettere su quello che lei ritiene, a ragion veduta, il centro nevralgico su cui concentrare la responsabilità e l’ansia di cambiamento. Il commento degli esami di maturità le riporta alla memoria i ricordi della propria esperienza scolastica, scandita dall’alternarsi di paura e noia («si usciva dalla zona della noia per entrare nella zona della paura», Esami, la paura dei ragazzi e quella dei professori, «Corriere della Sera», 15 luglio 1976)…

Leggi tutto “Natalia Ginzburg: “Pagate i maestri come i ministri””

Aspettative eccessive e insuccesso scolastico: la profezia che si auto-avvera

Tommaso è sempre stato un bambino precoce: ha camminato e parlato prima di tutti i suoi coetanei. A 5 anni leggeva e scriveva, anche in francese. A 6 suonava il violoncello ed era già nell’Orchestra del Conservatorio Santa Cecilia di Roma. A 7 risolveva già problemi di aritmetica di prima media. Va da sé che genitori e insegnanti nutrissero fortissime aspettative nei suoi confronti. Padre medico, molto noto e affermato, madre farmacista, Tommaso è cresciuto a Roma e, da subito, è stato l’orgoglio di tutti. Il figlio di un genio dev’esserlo per forza anch’egli. E così era, in effetti. Anche grazie alla presenza costante della madre, molto presente e attenta, che lo ha sempre considerato grande. Sul futuro brillante che lo attendeva nessuno ha mai avuto il minimo dubbio. Ma, all’improvviso, qualcosa si rompe.

Genio ribelle

Con l’inizio della scuola media, Tommaso diventa un altro. La noia di dover studiare argomenti di cui aveva già letto, la frustrazione di dover tenere il ritmo più lento degli altri bambini e la mancanza di stimoli lo demotivano. Nonostante i divieti della madre, Tommaso inizia ad appassionarsi a internet e ai videogiochi…

Leggi tutto “Aspettative eccessive e insuccesso scolastico: la profezia che si auto-avvera”

Maturità 2017, canta Bob Dylan all’orale: è il compagno che tutti vorremmo avere

Cantare e suonare Bob Dylan alla Maturità 2017. C’è qualcuno che lo ha fatto e per un motivo molto nobile. L’Esame di Stato ormai sta volgendo al termine. Gli ultimi esami orali si stanno per concludere, ma in rete circola un video molto emozionante che riguarda proprio la prova orale. Un 18enne di Contursi ha deciso di iniziare il colloquio chitarra alla mano cantando Bob Dylan, precisamente il brano “Knockin on heaven’s door“.

Lui è Alessandro Carbone studente 18enne dell’istituto superiore Corbino di Contursi Terme e la sua decisione di iniziare l’esame orale della Maturità 2017 cantando nasconde un gesto molto nobile. Alessandro infatti ha deciso di dedicare questo brano all’amico ed ex-compagno di classe Valentino Sozzo, morto prematuramente nel 2013…

Leggi tutto “Maturità 2017, canta Bob Dylan all’orale: è il compagno che tutti vorremmo avere”

E’ morto l’esame di maturità: aveva 96 anni

E’ morto l’Esame di Maturità: aveva 96 anni. Era il 1923, quando Giovanni Gentile lo introdusse nel sistema scolastico italiano. Questa prova originò una sorta di nuovo rito di passaggio: dalla gioventù a una prima maturità. Dai primi decenni del ‘900 ad oggi le modalità di studio e soprattutto di insegnamento, si sono evolute e con esse anche le prove proposte: è il caso della maturità 2018. Sembra che le prove di maturità per gli studenti dell’anno 1999, verranno alleggerite, nei fatti ridicolizzate.
Come prima cosa non ci si dovrà preoccupare di avere la sufficienza in tutte le materie, infatti per essere ammessi basterà raggiungere la media del 6, per questo andrà benissimo essere degli ottimi scrittori e dei pessimi matematici o applicarsi nella corsa per alzare il proprio voto di storia…

Leggi tutto “E’ morto l’esame di maturità: aveva 96 anni”

Pensioni: “Riscatto della laurea gratis per i nati tra il 1980 e il 2000”

Si tratta di una proposta, ma ha ricevuto un’apertura importante da parte del sottosegretario dell’Economia Pierpaolo Barretta.  Come riporta il quotidiano Il Messaggero oggi in edicola, che mette la notizia in prima pagina, se ne parlerà oggi all’iniziativa “Facciamolo sapere“, l’assemblea della rappresentanza studentesca dei Giovani democratici, dove Barretta spiegherà la sua idea.

“Si tratta di una contribuzione gratuita fissa per gli studenti universitari che completano, entro la durata legale, il proprio percorso di studi”, scrive Andrea Bassi sul quotidiano romano. I pilastri sarebbero due:

  • “Il primo è che a beneficiare del riscatto gratuito, saranno soltanto i nati tra il 1980 e il 2000, i cosiddetti Millenials”.  Al ministero si sono accorti insomma che chi ha carriere discontinue rischia di non riuscire ad avere una pensione dignitosa alla fine del suo percorso di lavoro…

Leggi tutto “Pensioni: “Riscatto della laurea gratis per i nati tra il 1980 e il 2000””

F. M. Dostoevskij – La leggenda del Grande Inquisitore (testo completo)

Vi proponiamo La leggenda del Grande Inquisitore incastonata nell’opera di F. M. Dostoevskij, I fratelli Karamazov .

Nel romanzo è Ivàn Karamazov che narra al fratello Aljòsa la leggenda.

(…)

La mia azione si svolge in Spagna, a Siviglia, al tempo più pauroso dell’inquisizione quando ogni giorno nel paese ardevano i roghi per la gloria di Dio e con grandiosi autodafé si bruciavano gli eretici.

Oh, certo, non è così che Egli scenderà, secondo la Sua promessa, alla fine dei tempi, in tutta la gloria celeste, improvviso “come folgore che splende dall’Oriente all’Occidente”. No, Egli volle almeno per un istante visitare i Suoi figli proprio là dove avevano cominciato a crepitar i roghi degli eretici…

Leggi tutto “F. M. Dostoevskij – La leggenda del Grande Inquisitore (testo completo)”

Cosa fare quando tuo figlio è un piccolo genio

S’interrogano sul senso della vita. Discutono di antimateria e buchi neri. Inventano la macchina per ripulire il Pianeta. Sono alcuni dei bambini ad alto potenziale cognitivo (il 6,5 per cento della popolazione mondiale) e plusdotati (il 2,5 per cento) che Maria Assunta Zanetti accoglie nel LabTalento di Pavia, l’unico centro in Italia dedicato ai piccoli geni.

«Di solito li portano qui intorno ai 4-5 anni, quando dal confronto con i coetanei della scuola materna emerge che questi bimbi hanno una marcia in più» dice la psicologa dello sviluppo e dell’educazione, autrice del libro Bambini e ragazzi ad alto potenziale (Carocci Editore). «Ma alcuni arrivano più tardi, magari con una diagnosi di deficit attentivo o di disturbo oppositivo del comportamento. Dopo due giorni di lavoro, i nostri referti ribaltano tutto: ciò che li rende speciali è una dotazione intellettiva straordinaria, che va compresa e supportata»…

Leggi tutto “Cosa fare quando tuo figlio è un piccolo genio”

Donnarumma e Amrik : due modi differenti di intendere la maturità

Mentre Donnarumma giovane calciatore appena ingaggiato dal Milan per quasi 6 milioni di euro ha deciso di non prendere parte agli esami di maturità per la troppa tensione accumulata in questi giorni, giorni in cui nella sua mente l’agitazione non era certo per le prove dell’esame, e ha preferito andare subito in vacanza ad Ibiza trasportato da un areo privato, un altro ragazzo Amrik dell’Istituto Manzoni di Suzzara, in provincia di Mantova ha concluso i suoi studi con una dissertazione emblematica: “Una testa per emozionare, un cuore per capire”.

Mentre Donnarumma saliva le scalette dell’areo, Amrik è entrato con la sua carrozzella davanti alla commissione d’esame insieme a due suoi compagni che gli hanno prestato la voce. Sì perché Amrik non parla se non attraverso un programma del computer che associa le parole alle immagini. E i suoi compagni hanno dato voce ad una voce che non può farsi sentire ma è più profonda di qualsiasi suono che si propaga nella vita di ciascuno di noi…

Leggi tutto “Donnarumma e Amrik : due modi differenti di intendere la maturità”

Piero Angela: si parla sempre di precari, ma il vero problema nella scuola è livello e qualità di insegnamento

Piero Angela senatore a vita? No grazie afferma il giornalista, scrittore e divulgatore scientifico in un’intervista al Corriere della Sera: “Lasciatemi stare, desidero continuare col mio lavoro. Faccio un altro mestiere, non sono fatto per le gerarchie. Alla Rai ho rifiutato negli anni la direzione di un tg e di una rete. Non sono fatto per certi ruoli”.

LA POLITICA“La politica, nei secoli e nei millenni, non ha mai concretamente migliorato le condizioni di vita della gente comune. Non ha mai prodotto ricchezza né benessere. La base è rimasta povera, ignorante, malata, analfabeta. Tutto è cambiato quando, sulla scena del mondo, sono apparse le macchine e l’energia che hanno moltiplicato pani e pesci…

Leggi tutto “Piero Angela: si parla sempre di precari, ma il vero problema nella scuola è livello e qualità di insegnamento”

Reggio Emilia, all’orale della Maturità prestano la voce al compagno disabile

REGGIO EMILIA – Sono entrati spingendo la sua carrozzina e davanti alla commissione hanno esposto la sua tesina. Amrik non può parlare, se non attraverso un programma al computer che associa le parole alle immagini. I suoi compagni di classe, Giorgia Vezzani e Marcello Rizzello, gli hanno prestato la voce. E’ la Maturità di Amrik all’Istituto Manzoni di Suzzara, in provincia di Mantova: una storia di inclusione e solidarietà a scuola.

Quando Amrik, studente disabile, è arrivato, cinque anni fa, in molti si sono stupiti. “Si era iscritto al liceo scientifico, opzione delle scienze applicate nonostante la sua disabilità grave: non esistevano precedenti”, racconta Paola Bruschi, la preside dell’istituto che il prossimo anno accoglierà una trentina di studenti disabili su circa 950 alunni. “Oggi – aggiunge – ci auguriamo che il precedente sia lui! Sta già accadendo. Naturalmente il contesto deve essere flessibile e gli insegnanti di sostegno pensati fino in fondo come docenti dell’intera classe, per creare la necessaria osmosi tra tutti i ragazzi”…

Leggi tutto “Reggio Emilia, all’orale della Maturità prestano la voce al compagno disabile”

Fedeli: per insegnare non basta più solo la laurea, o aver vinto un concorso, in ruolo dopo formazione triennale (FIT)

Lo spunto è quanto accaduto a Roma, per il quale il Ministro non usa mezzi termini, bisogna cambiare il modo di accesso alla professione di insegnante.

E questo è il modello pensato dal decreto Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017, entrato in vigore il 31 maggio 2017. Si tratta – dopo l’esaurimento della fase transitoria dedicata ai docenti già in GAE e concorso o già in possesso di abilitazione e quelli con tre anni di servizio già svolto – del nuovo modello di formazione iniziale e reclutamento degli insegnanti.

“Per l’idoneità all’insegnamento non può più servire solo la laurea”, dice la Fedeli…

Leggi tutto “Fedeli: per insegnare non basta più solo la laurea, o aver vinto un concorso, in ruolo dopo formazione triennale (FIT)”

Ipazia, la donna filosofa che credeva nel cerchio: lapidata, fatta a pezzi e bruciata

Alessandria in quel tempo era un crocevia di culture e religioni diverse, siamo infatti all’alba della proclamazione dell’editto dell’Imperatore Teodosio che consacrava il Cristianesimo religione di Stato e vietava i culti pagani. I cristiani dell’Impero d’Oriente avevano adesso l’appoggio del potere temporale e Cirillo, vescovo di Alessandria, era una delle maggiori autorità ecclesiastiche del tempo.

Fulcro del mondo e della cultura tardo antica, la città d’Egitto, dilaniata da lotte fra le tre grandi confessioni religiose, paganesimo, ebraismo e cristianesimo, è al suo tramonto.

In un mondo in cui la forza della ragione si frantuma davanti le sacre scritture, non c’è più posto per Ipazia, accusata di empietà per le sue teorie astronomiche che contraddicono la verità enunciata dai libri sacri, per il non piegare mai  la sua libertà di pensare e dubitare alle credenze imposte dal dogma cristiano, per il suo essere donna in grado di insegnare la saggezza dell’agire politico agli uomini…

Leggi tutto “Ipazia, la donna filosofa che credeva nel cerchio: lapidata, fatta a pezzi e bruciata”

Sono un’insegnante, ecco i sei tipi di mamme in cui mi sono imbattuta a scuola

In undici anni d’insegnamento, ho avuto l’occasione di conoscere tante, tantissime mamme.

La mamma ansiosa.

– Nella borsa di suo figlio ci trovi: quattro tenute di ricambio, due tubetti di crema solare, un kit di pronto soccorso completo, merendine per un mese…

– Mi chiede il resoconto dettagliato della giornata tutti i pomeriggi dopo la scuola.

– Controlla suo figlio in ogni angolo quando lo va a prendere la sera (per assicurarsi che non abbia ferite di cui non mi sono accorta).

– Spesso ha soltanto un figlio (ma non sempre).

La mamma zen.

– Sorride sempre, anche quando arriva in ritardo al mattino (cosa che accade spesso).

– Non mi chiede mai com’è andata la giornata di suo figlio: “Finché sorride, va tutto bene!”

– Si adatta, si fida di me, mi offre il suo aiuto per le uscite e non mi critica mai…

Leggi tutto “Sono un’insegnante, ecco i sei tipi di mamme in cui mi sono imbattuta a scuola”

Studente dislessico: “Isolato solo perché i compagni potevano copiare”

Isolato a fianco alla cattedra durante la terza prova scritta dell’esame di maturità. Il caso dello studente dislessico di Cagliari è esploso due giorni fa dopo la denuncia della madre che accusava la presidente della commissione di aver “umiliato” il figlio davanti a tutta la classe. Accuse che la docente, A. G., oggi respinge con fermezza. “Il candidato è stato spostato per via dell’abbondanza di materiale che aveva sistemato sul banco, a portata di sguardo anche dei compagni – precisa – Nessuna umiliazione o discriminazione, la prova si è svolta  in modo sereno. Tra l’altro per l’alunno in questione  la prova è andata molto bene,  avendo meritato 13/15”.

Secondo quanto riferito dall’insegnante “la commissione ha sempre operato nel pieno rispetto della normativa vigente nei confronti del candidato affetto da dislessia. Durante la prima prova lo studente ha usufruito della presenza di un’insegnante di italiano, che conosceva, che gli ha letto il testo della prova e ne ha discusso con lui per tutto il tempo necessario…

 

Leggi tutto “Studente dislessico: “Isolato solo perché i compagni potevano copiare””

Cagliari, studente dislessico umiliato durante l’esame di maturità

Umiliato davanti a tutta la classe durante la terza prova dell’esame di maturità. È successo a uno studente dislessico di un istituto tecnico commerciale di Cagliari, davanti agli occhi dei compagni e dei docenti della scuola. “Lo studente dislessico si sieda qui a fianco alla cattedra”, avrebbe detto la presidente di commissione prima di iniziare il compito, per poi contestare gli schemi e le mappe necessari al ragazzo per facilitare la sua attività didattica.

“E’ stato isolato da tutti – denuncia la madre, L. M. – E, soffrendo anche di disturbi di ansia, è entrato subito nel panico. Tanto che voleva consegnare tutto e andarsene”. Un episodio che in poco tempo ha fatto il giro della scuola, e scatenato la solidarietà e la vicinanza di molti docenti e compagni di classe…

 

Leggi tutto “Cagliari, studente dislessico umiliato durante l’esame di maturità”

Ragazza disabile esclusa dalla cena di classe

«Non ti vogliamo alla cena di classe» è il messaggio, sulla chat di WhatsApp, delle studentesse a una compagna in carrozzina. «E’ bullismo» protestano i genitori della ragazza, che portano il caso al provveditore e alla polizia postale.

La questione riguarda una classe seconda, di una scuola superiore della città. È l’11 giugno, l’anno scolastico è appena terminato e sul telefonino, nel gruppo WhatsApp che riunisce le studentesse, si parla di rivedersi una sera, insieme. Una ragazza scrive: «E’ nostra intenzione fare una cena di classe, anche magari per parlare di altro invece che di scuola, e preferiremmo che non ci siano genitori, ma dal momento in cui deve essere presente una figura per te, non vorremmo che tu venissi. Da tutta la classe»

Il messaggio è rivolto a una studentessa, di 16 anni, con disabilità, che dalla nascita deve usare una carrozzina. Lei guarda la chat del telefono solo il giorno dopo e risponde che ci sarà alla cena…

Leggi tutto “Ragazza disabile esclusa dalla cena di classe”

Musicoterapia: l’autismo con occhi diversi

L’autismo

L’autismo è un disturbo complesso che si manifesta attraverso uno spettro di sintomi e comportamenti di varia intensità che influiscono sullo sviluppo delle abilità sociali, verbali e cognitive del bambino. Tra gli aspetti caratteristici dei pazienti affetti da sindrome dello spettro autistico ci sono le difficoltà di comunicazione e i deficit di socialità, a causa dei quali spesso non riescono a relazionarsi con le altre persone e a esprimere i propri sentimenti.

Autismo e musicoterapia

L’uso della musicoterapia ha dato risultati positivi e fatto registrare progressi nello sviluppo delle abilità individuali dei bambini affetti da autismo.

La musica è uno strumento molto utilizzato nella cura dell’autismo perché in grado di stimolare entrambi gli emisferi del cervello. I terapisti possono usare una canzone o uno strumento musicale per stimolare le abilità cognitive, favorire lo sviluppo della consapevolezza di sé e migliorare le relazioni sociali. La musica incoraggia la comunicazione e l’interazione, ambiti in cui i bambini autistici riscontrano spesso grandi difficoltà. Se analizziamo la struttura di una banda, è chiaro che gli strumenti devono interagire tra di loro, ma in primo luogo il musicista deve rapportarsi solo con il proprio strumento. Per i bambini affetti da autismo l’interazione può essere un problema ma introducendo uno strumento musicale nella terapia, possono innanzitutto stabilire un legame con l’oggetto, poi aprirsi agli altri attraverso l’interazione con i loro strumenti…

Leggi tutto “Musicoterapia: l’autismo con occhi diversi”

La dimensione relazionale come presupposto di un buon apprendimento

Immaginiamo di trovarci in un posto con una lingua totalmente diversa o che non riusciamo a ben comprendere: sentiamo sorgere un senso di profondo disagio perché manca una comunicazione completa, reale, intima. Ma riusciamo a tranquillizzarci perché il nostro soggiorno avrà termine e, con il rientro a casa, potremo tornare ad esprimerci, a parlare in rapporto allo stesso quadro di riferimento, a trovare uno scambio vero, uno scambio pieno. Pensiamo invece al disagio di questi bambini che non possono tornare a casa, in un mondo dove devono rincorrere punti di riferimento… che rimangono stranieri, soprattutto se noi siamo per loro stranieri, chiudendoci nell’incomprensione.

E’ con questa immagine che il Miur, nelle linee guida allegate al Decreto attuativo della Legge 170, spiega le difficoltà che affrontano i bambini con un disturbo dell’apprendimento ed il ruolo fondamentale che, in queste situazioni, è demandato agli insegnanti…

Leggi tutto “La dimensione relazionale come presupposto di un buon apprendimento”

Giochi didattici per recuperare e potenziare le competenze ortografiche

Per strutturare un percorso efficace per il recupero e il potenziamento delle competenze ORTOGRAFICHE, è necessario considerare rilevanti alcune attività, come:

  • Omissione o aggiunta di lettere
  • Scambio di grafemi
  • I digrammi e i trigrammi
  • Inversioni
  • Separazioni e fusioni illegali
  • I raddoppiamenti
  • Gli accenti
  • L’apostrofo
  • Uso dell’H
  • Scambio di grafema omofono non omografo

Leggi tutto “Giochi didattici per recuperare e potenziare le competenze ortografiche”

Philip Schultz, lo scrittore dislessico che ha vinto il Pulitzer

Philip Schultz, 72 anni, autore di La mia dislessia (Donzelli) è uno scrittore davvero speciale. Non solo per via del fatto che non succede poi così spesso di ricevere il Pulitzer, il più prestigioso riconoscimento letterario Usa, avendo sofferto per tutta la vita di un tale disturbo. Ma anche perché accade raramente di incontrare un uomo capace di tanta umiltà ed empatia. «Ancora oggi, quando in auto uso il navigatore e devo svoltare a destra o a sinistra, sudo freddo: per fortuna, in queste occasioni c’è mia moglie a trarmi d’impaccio». Ma non è sempre stato così.

Un’infanzia complicata.

Da bambino Schultz non sapeva leggere né scrivere. Perciò era vittima di bullismo da parte dei suoi compagni. «Sono cresciuto sulla strada, in un quartiere pieno d’immigrati, tedeschi, irlandesi, italiani, ebrei. Era una lotta continua. Ciascuno voleva affermare la sua identità. Io venivo da una famiglia povera, mio padre non aveva un carattere facile. E a scuola andavo male: non riuscivo a pronunciare correttamente le parole, non ero capace di leggere l’ora. Ero lo zimbello dei miei compagni. Ma all’epoca nessuno mi aveva diagnosticato la dislessia…

Leggi tutto “Philip Schultz, lo scrittore dislessico che ha vinto il Pulitzer”

E’ una scuola tutta da ridere

Non è neppure finito questo di anno scolastico, che già sul nuovo si addensano nubi più nere della pece. Ennesimo, straziante risultato di una politica della pubblica istruzione che negli ultimi governi, dalla montiana Giannini alla cgiellina Fedeli (nella foto, insieme mentre se la ridono) ha prodotto sconquassi a non finire.

Con l’attuale ministro Valeria Fedeli, poi, il baratro è ad un passo: Gentiloni e Renzi (più il secondo, ovviamente) pensavano di aver pagato una cambiale con la Camusso nominando la già segretaria dei tessili alla Pubblica istruzione, ma hanno toppato su entrambi i fronti: la Cgil resta nemica del governo Renzi-Gentiloni, mentre la Fedeli, come detto, ci sta mettendo tanto del suo per continuare ad affondare la barca della scuola italiana.Ma veniamo ai nuovi timori per il prossimo anno scolastico, ancora una volta legati alla effettiva ed immediata disponibilità degli insegnanti (ovvero a partire dal primo giorno di lezioni, come accadeva una volta)…

Leggi tutto “E’ una scuola tutta da ridere”

Lettera di un papà alla scuola del figlio: “Grazie, in lui vedo interesse per il mondo e la vita”

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di ringraziamento da parte di un papà alla scuola dell’infanzia Madre Teresa di Calcutta di Valbrembo “per l’esperienza vissuta in questi tre anni, da mio figlio e dai suoi compagni”.

Riprendendo Mario Lodi, “C’è speranza se questo accade a … Valbrembo”

Fine giugno, il percorso alla scuola dell’infanzia volge al termine e ci avviciniamo, quindi, alla chiusura di una parte fondamentale della vita di un figlio. Quando questo avviene solitamente si è un po’ tristi, un po’ malinconici, perché la vita passa, lui cresce, tu invecchi, e tante altre cose che gli adulti di oggi troppo spesso si dicono e postano su qualche socialbacheca, dimenticandosi che
“è segno di senilità per le persone e per le civiltà tornare sempre alla propria fanciullezza, mentre è segno di apertura affezionarsi ai bambini ora viventi: avete questi, e perché state a rievocare, affranti e stupefatti, la vostra infanzia?” (Aldo Capitini)…

Leggi tutto “Lettera di un papà alla scuola del figlio: “Grazie, in lui vedo interesse per il mondo e la vita””