Si impara meglio se il prof è felice


Ragazzi spossati e nervosi, docenti frustrati. Il risultato? Un malessere generalizzato. Gli studenti non imparano, i professori non riescono a insegnare. Spesso è – purtroppo – questa la scuola che conosciamo. E non va. Funziona, invece, quando gli adulti sono allegri, positivi. E non è solo una affermazione dettata dal buon senso. Ora sono le neuroscienze a dimostrarlo: dobbiamo andare verso le warm cognitions, l’apprendimento “caldo”, per vedere buoni risultati e uscire da un circuito negativo che penalizza tutti.

Il rapporto tra emozioni e  apprendimento è molto stretto” dice Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo all’università di Padova, che parla proprio di questo tema al Convegno Erickson “La qualità dell’inclusione scolastica e sociale”, in corso a Rimini. “Oggi la scuola sembra una corsa alla sopravvivenza. Ma ciò che noi viviamo a livello fisico innesca entrambi i network cerebrali. Mentre imparo sento un’emozione, di gioia o di angoscia, che mi resta impressa…

Fonte: Io donna
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