Se la maturità vale meno dell’esame di guida


In una piccola stazione di provincia qualche giorno fa mi è capitato di assistere all’ incontro tra una vecchia maestra (in realtà di mezza età, ma per gli ex studenti le maestre come si sa sono sempre delle vecchie maestre) e un suo ex scolaro che, da quel che diceva, si capiva essersi diplomato a luglio. Alla richiesta della maestra su come fosse andato l’esame di Stato, il giovane ha risposto senza alcuna esitazione che era stato ben più difficile e impegnativo sostenere quello per la patente.

D’altra parte questa mia testimonianza conferma pienamente quanto negli ultimi anni mi viene detto da molti ex studenti, che evidentemente sempre di meno vivono come rito di passaggio all’età adulta l’esame finale del ciclo superiore che, forse non a caso, non si chiama neanche più esame di maturità. Questo episodio mi ha fatto ulteriormente riflettere intorno alle recentissime dichiarazioni della ministra Fedeli sulla possibilità di portare a 18 anni l’obbligo scolastico. Idea che mi sembra animata da un vizio quasi atavico nei nostri ministri della Pubblica istruzione, quello di accontentarsi della forma piuttosto che pensare alla sostanza…

Fonte: Gilda Venezia
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