Basta vivere di speranze smetto con la ricerca per vendere ricambi d’auto


Pubblichiamo un estratto della lettera con cui Massimo Piermattei, storico dell’Integrazione europea, ha dato l’addio alla ricerca e all’Università. Alla lettera è seguito su social network e siti specializzati un dibattito virale, che ha coinvolto centinaia di studiosi italiani e dall’estero, sullo stato di salute dell’università italiana e sulle difficoltà che incontra chi ambisce alla carriera accademica in Italia.

Ciao, sono Massimo. Ero uno storico dell’Integrazione europea, ho 39 anni e ho deciso di smettere con l’Università. Se partecipassi a un gruppo di auto-aiuto, inizierei così. Ma è solo la mia storia. La racconto, sì, anche a scopo terapeutico. Per me stesso, o forse non solo. Ho iniziato a studiare Storia dell’integrazione europea all’università, e fu un colpo di fulmine. Dopo il dottorato ho iniziato a farmi le ossa: un periodo all’estero, un assegno di ricerca, i contratti. Da allora ho scritto due monografie e più di 25 saggi e articoli in italiano e inglese; ho partecipato a seminari e convegni portando in giro per il mondo il nome dell’università per cui lavoravo. Ma non è di questo che voglio parlare. In questi giorni ho trovato la forza di portare a termine un percorso travagliato in cui mi dibattevo da anni. Ho sempre rinviato, nella speranza che qualcosa cambiasse. Ma la svolta non c’è stata, e la scelta si è fatta improrogabile: restare o andar via?…

Fonte: Repubblica.it
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