Scuole aperte, anche d’estate. Parola di chi non conosce la scuola italiana


Scuole aperte d’estate, dite? Polemica non nuova. Si ha il sospetto che venga tirata fuori – guarda caso tra luglio e agosto, di solito – per far fronte a quella fisiologica penuria di notizie dei giornali in questa parte dell’anno. Per cui nulla di importante, a ben vedere. Possiamo derubricare il tutto a “colpo di sole giornalistico” e chiuderla qui. Sempre che si prenda il discorso per quello che è: una gigantesca bolla fatta col solito nulla e riempita dell’aria del cicaleccio italico, che tanto ci piace esercitare. Se invece mi state dicendo che l’argomento è serio, sono dell’idea che vada affrontato. Ma seriamente. Ovvero, in direzione opposta a quanto si è fatto fino ad ora.

Un primo elemente di riflessione potrebbe essere: quante e quali scuole occorrerebbe tenere aperte d’estate? Perché si ha la spiacevole impressione che i sostenitori di quest’idea avveniristica, talmente all’avanguardia che se ne discute da anni, abbiano messo piede in una scuola, l’ultima volta, ai tempi del ritiro del diploma (sempre che non ci abbiano mandato i genitori)…

Fonte: Linkiesta.it
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