Scuola, al via un piano per i bambini plusdotati: “Così diventeranno un’opportunità”


Nina ha dieci anni, vive a Roma, frequenta la prima media, conosce molto bene l’inglese e ha un quoziente intellettivo di 145 (Albert Einstein aveva 160). Non stupitevi se vi racconta che a tre anni sapeva leggere, che a quattro aveva letto quasi tutti i libri di Geronimo Stilton e che vocabolari ed enciclopedie sono i suoi compagni nel tempo libero. Quella di Nina è una vita dura perché a scuola non riceve alcun tipo di aiuto e per i compagni è “una asociale”.

Quando ha cominciato la scuola primaria, a sei anni, la maestra la rimproverava perché è pur vero che sapeva leggere benissimo, ma scriveva in modo disordinato e non nel rigo. E poi il disegno della papera colorata di fucsia anziché di giallo era da strappare. Nina veniva rimproverata e punita in classe perché mentre la maestra spiegava lei leggeva un libro, interveniva in continuazione, correggeva la maestra sul congiuntivo sbagliato e l’aiutava a mettere in ordine la consecutio temporum dei verbi…

Fonte: Bari Repubblica.it
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