“Lui non è la sua disabilità. Lorenzo è Lorenzo: adora la musica e coltivare l’orto. Parla in un modo tutto suo ma si fa capire da tutti, ama la scuola, ci andrebbe anche la domenica e alle sue feste c’è una folla di compagni. E’ un ragazzo indipendente e direi felice. Un ventenne che lavora. Ecco, chi dice che autismo è solo silenzio e solitudine, non lo conosce. Non sa quanto si possa fare per rendere la vita dei nostri figli più autonoma e serena. Quanto ancora e di più si potrebbe fare se lo Stato fosse più presente, se non li dimenticasse appena compiuti i 18 anni e non lasciasse le famiglie sole a lottare per il loro futuro”…