Pensare di valutare l’apprendimento degli alunni facendo mettere delle crocette qua e là o comunque costringendoli a cercare risposte esatte, appare un equivoco non privo di conseguenze.
Imparare rappresenta un processo operativo complesso che necessita di verifiche applicative più che di nozioni da ripetere. Sappiamo di aver imparato a guidare l’auto quando superiamo la prova pratica. Non basta conoscere teoricamente come funziona il motore.
I test Invalsi banalizzano la conoscenza e riprongono l’arcaica idea di una scuola fatta di contenuti da mandare più o meno a memoria. Si tratta di una modalità superata…
Fonte: Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti
Leggi l’articolo completo su: Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti
Non potrei essere più d’accordo. Inoltre so che ci sono anche boicottaggi da parte di insegnanti che non vogliono sfigurare e quindi non sono neanche attendibili….aboliamole al più presto!
Gli insegnanti boicottano proprio perché sono convinti dell’effetto negativo di questa modalità di verifica, che ha ricadute anche sulla didattica, trasformandola in “teaching to the test”, cioè addestramento a rispondere ai quiz piuttosto che scoperta e approfondimento. Il problema non è non sentirsi adeguati, ma proprio accorgersi di trovarci, contro la nostra volontà, su una strada pericolosa che conduce lontano dal percorso educativo, didattico e relazionale ottimale.