Storia di Andrea, sopravvissuta ai cyberbulli: “Sono loro i veri malati. Io ho scelto la vita”


«Tutto cominciò con piccole parole, insulse, stupide. Non ci facevo caso, se loro erano cretini non era colpa mia. Era lì che avevo sbagliato, perché tutto comincia con piccole parole, man mano la persona le dà peso, più diventano grandi. Perché mi giudicavano? Loro erano perfetti? Mah, non credo proprio. Ma si credono fighi? Erano queste le domande che mi facevo più spesso, all’inizio. Dopo tutto cambiò, e purtroppo non in meglio. Le medie cominciarono ma i loro insulti non finirono. Aumentarono. La mia autostima si abbassò sotto il livello del mare. Mi sentivo piccola e insignificante»…

Fonte: La Stampa
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