Faccio il prof di Lettere da poco tempo. Anzi, a dire il vero non mi sento nemmeno tale. Sono uno di quelli, giovani e inesperti, che il pomeriggio fanno i compiti come se fossero alunni e che prima di entrare in classe sono costretti a starsene a casa in pigiama a prepararsi le lezioni. Eppure non mi lamento: sto scoprendo più cose ora che all’università.
Arrivo al dunque: stavo preparando una lezione di storia sulla crisi dell’impero d’Occidente e mi imbatto in un clima non nuovo. Anche allora vi era la pretesa, da parte di alcune elites, di riempire un vuoto di senso nei modi più bizzarri e vari, o vani: riti magici, filosofie che promettevano la felicità, pratiche orientali che assicuravano a chi le avesse praticate benessere fisico e spirituale e altre cose simili…
Fonte: L’Imprevisto
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non mi pare sia il caso.