L’Europa che ci fa crescere


Che l’incontro e il confronto tra culture diverse sia un’opportunità di crescita e non una minaccia, credo sia ormai stato ampiamente dimostrato e, seppure, tale opinione non sia condivisa da tutti, le innumerevoli esperienze di progetti europei avviate da parecchi anni nelle nostre scuole, sembrano avvalorarla. Sia i dirigenti che i docenti, gli studenti e le famiglie coinvolti nei progetti di gemellaggio, di scambi culturali e professionali hanno espresso pareri e commenti decisamente positivi in termini di crescita personale, di formazione ed educazione, di relazione e di integrazione sociale.

L’Istituto Tecnico Commerciale “Edoardo Pantano” di Riposto (antica e prestigiosa scuola della provincia di Catania), che dall’anno scolastico 2016/17 fa parte dell’Istituto Superiore di Riposto, dal 2006 ha aderito a svariate iniziative di respiro europeo, che hanno arricchito ed ampliato l’offerta formativa della scuola permettendo agli utenti, ma anche al territorio, di allargare i propri confini, di esportare e far apprezzare la cultura e le tradizioni mediterranee in tutta l’Unione Europea. Molti i paesi coinvolti: Bulgaria, Polonia, Francia, Spagna, Inghilterra, Austria, Germania, Turchia, Belgio, Lussemburgo, Norvegia.

Responsabile dei progetti Erasmus Plus dell’istituto è la professoressa Pina Valastro (insegnante di lingua francese) che sottolinea: “Nel corso degli anni gli studenti dell’istituto hanno avuto la possibilità di relazionarsi e confrontarsi con coetanei di culture differenti, lavorando insieme su tematiche di interesse comune come:

  • Le riserve naturali;
  • La vita dei migranti nel paese di accoglienza;
  • Conoscersi per comprendersi;
  • L’alimentazione sana;
  • I giovani e gli anziani;
  • L’immigrazione;
  • L’Unione Europea.

Tante le iniziative che l’Istituto Superiore di Riposto negli anni ha organizzato per promuovere la partecipazione ai suddetti progetti di tutta la comunità scolastica, delle autorità locali e della cittadinanza, come la “Festa dell’Europa” che si svolgerà il prossimo nove maggio. Spesso, gli studenti nello svolgimento delle attività previste dai differenti progetti europei hanno intervistato i cittadini e il Sindaco di Riposto, hanno svolto sondaggi fra la popolazione del territorio, visitato associazioni e centri di accoglienza per ascoltare e raccogliere testimonianze dirette, ecc.

Tutto ciò – continua la docente – ha contribuito a sviluppare nei discenti attitudini e competenze essenziali di tipo civico, sociale, organizzativo, linguistico, imprenditoriale, grazie, anche, all’utilizzo di metodologie didattiche e comunicative innovative, basate sulle tecnologie digitali. Attraverso la partecipazione ai progetti europei gli alunni hanno avuto l’opportunità di mettersi in gioco e di crescere sia come studenti sia come cittadini, percependo l’Europa non più come un’organizzazione lontana bensì come una realtà vicina in cui potersi muovere liberamente e dove poter trovare lavoro in futuro.

La prof.ssa Valastro sottolinea ancora: “Un ruolo importante hanno avuto le famiglie degli studenti accogliendo le delegazioni straniere partner di progetto, ospitando gli studenti stranieri, preparando specialità tipiche siciliane da far gustare, accompagnandoli nella visita dei luoghi artistici e paesaggistici più belli del nostro territorio.” Le famiglie, inizialmente titubanti, oggi sollecitano, auspicano e collaborano attivamente con la scuola affinché i loro figli possano partecipare ai programmi europei, riconoscendone a pieno la valenza educativa e formativa.

La responsabile dei progetti Erasmus, poi, evidenzia come attraverso la partecipazione agli stessi gli allievi siano riusciti ad instaurare dei legami di amicizia stabili nel tempo con i loro corrispondenti; infatti diversi studenti, ormai diplomati da anni, continuano a scriversi e/o a vedersi.

Parlando con altri insegnanti della scuola, che negli anni sono stati coinvolti nella progettazione e realizzazione dei progetti europei, sono emersi, inoltre, altri due aspetti importanti: da un lato l’indiscutibile arricchimento in termini di formazione professionale per la comunità docente; dall’altro la grande opportunità che tali iniziative rappresentano per i ragazzi che, pur essendo meritevoli, appartengono a contesti culturalmente ed economicamente svantaggiati. Per questi studenti i progetti Erasmus rappresentano l’unica possibilità di relazionarsi con culture diverse e visitare paesi all’estero, di approfondire le lingue straniere che studiano, nonché di sviluppare nuove competenze legate alle capacità creative, imprenditoriali e di versatilità.

Il dirigente scolastico, la dott.ssa Maria Catena Trovato, consapevole della grande valenza educativa e formativa dei programmi europei, ha promosso i progetti Erasmus + nelle diverse lingue straniere previste nel curricolo d’istituto, veicolando e sottolineando l’importanza della mobilità e dello studio delle lingue straniere per i cittadini dell’odierno mondo globalizzato; offrendo supporto tecnico, organizzativo e formativo ai docenti ed al personale amministrativo, per facilitare lo progettazione e la realizzazione dei progetti suddetti.

Gli studenti intervistati, appartenenti a classi sia del biennio che del triennio, riferiscono di essersi particolarmente entusiasmati nel partecipare ai progetti Erasmus + per svariati motivi: l’approfondimento e la pratica sul “campo” delle lingue straniere; la conoscenza di usi e costumi diversi dai propri; la possibilità di confrontarsi, non solo virtualmente ma anche di presenza, con coetanei di contesti culturali differenti e, quindi, di instaurare rapporti di amicizia duraturi nel tempo; l’acquisizione di nuove competenze sociali, civiche e culturali; l’ampliamento delle future opportunità di studio e di lavoro.

Infine, va sottolineato quanto sia importante per la comunità scolastica imparare ad utilizzare le nuove forme di collegamento con l’esterno, in rete (per es. la community eTwinning, che è una delle azioni del programma Erasmus + e che rappresenta la più grande comunità europea di insegnanti attivi nei gemellaggi elettronici tra scuole per condividere informazioni, opportunità di formazione, ottenere riconoscimenti e certificazioni, migliorare la qualità dell’insegnamento) in modo da innescare pratiche di arricchimento e potenziamento della didattica, e per superare l’autoreferenzialità che tuttora, ahimè, caratterizza parecchie scuole italiane.

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