Così si garantisce il diritto all’istruzione e la continuità didattica, non certo con inutili blocchi quinquennali sui trasferimenti. Ma per i ricercatori “i dati visti finora ancora non ci informano sulla effettiva inclusione delle ragazze e dei ragazzi con disabilità nelle scuole italiane”, con fenomeni compensativi tra docenti di sostegno…
Fonte: Orizzonte Scuola
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