Shoah

La lezione del prof sulla shoah: “Chi non è di Ravenna si tolga occhiali e scarpe: non verrà più a scuola”


RAVENNA – Il prof entra in aula: “Chi non è di Ravenna si metta da questa parte”. Gli studenti lo guardano con sospetto, chi non è nato nella città romagnola, e sono poco meno della metà, si sposta ciondolando senza capirne il motivo. “Bene, volevo dirvi che d’ora in poi non potrete più fare lezione in questa classe, non potrete più venire a scuola”. Facce allibite, “prof, ma è serio?”, “dai, è uno scherzo”. Per la Giornata della memoria Diego Baroncini, insegnante di Lettere, laureato in Filologia classica e in Scienze filosofiche, è salito in cattedra così, l’altro giorno, nella sua classe di seconda media all’istituto paritario San Vincenzo de’ Paoli di Ravenna.

Una lezione particolare che ha portato i ragazzi a vivere “ciò che è stato”. Il docente li ha incalzati: “Sono serissimo, ora toglietevi orologi, braccialetti, collanine e appoggiateli su quel banco. Voi che avete gli occhiali, via anche quelli”. “Ma non ci vediamo!”. “È così. Le cinture anche, ragazzi. E le scarpe, non vi servono più. Ragazze, tiratevi indietro i capelli, legateli, nascondeteli come se non li aveste più”. Una ragazza tornando verso il gruppo dei “non nati a Ravenna” senza scarpe dice: “Non mi sento più io”…

Fonte: Repubblica.it
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