“Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività”: D. Lgs. 60/2017

di Rosalia Rossi

Arte - Albert Einstein

L’Arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice (Albert Einstein)

Il D. Lgs. 60/2017 ha come finalità la promozione e la conoscenza della cultura umanistica, attraverso la pratica delle Arti e lo sviluppo della creatività. La musica, la pittura, il teatro, l’arte decorativa, la scrittura creativa rientrano di diritto nel Piano Triennale dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado. Le Istituzioni scolastiche possono prevedere sinergie collaborative tra linguaggi artistici e nuove tecnologie, nella progettazione di percorsi curricolari, anche in verticale, in alternanza scuola-lavoro, in rete con altre scuole, con la collaborazione di Enti e associazioni private o locali che lavorino in ambito artistico.

Le scuole devono organizzare una progettazione delle attività che rientrino in specifici settori, detti” temi della creatività”, che il D. Lgs. 60/2017 individua nelle seguenti aree: musicale-coreutico, teatrale-performativo, artistico-visivo e linguistico-creativo. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è adottato il Piano delle Arti, un programma di interventi con validità triennale che contiene una serie di misure per agevolare lo sviluppo dei temi della creatività nelle scuole. Per l’attuazione del Piano, è istituito, uno specifico fondo denominato ”Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio artistico e della creatività”, che ha una dotazione di due milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2017.

Questo Piano prevede dei finanziamenti specifici, a favore dei Poli di orientamento artistico e performativo, che comprendono scuole del primo ciclo che hanno sviluppato curricoli verticali in almeno tre temi della creatività, delle scuole secondarie di secondo grado, dove il 5% dei posti di potenziamento dell’offerta formativa dovrà essere dedicata  allo sviluppo dei temi della creatività.

Tra le misure previste dal Piano delle Arti vi sono:

  • il sostegno alle istituzioni scolastiche e Reti di scuole,
  • il potenziamento delle competenze pratiche e conoscitive degli studenti,
  • il supporto alla diffusione e allo sviluppo dei Poli a orientamento artistico,
  • la promozione di Reti tra scuole per la co-progettazione di attività per lo sviluppo dei temi della creatività,
  • la promozione di percorsi di conoscenza del patrimonio artistico, culturale, ambientale e del Made in Italy,
  • l’agevolazione per la fruizione dei musei e dei luoghi di cultura, mostre, esposizioni, concerti, spettacoli, da parte degli studenti e
  • l’ incentivazione di tirocini e stage artistici di studenti all’ estero.

La governance per la promozione della conoscenza e della pratica delle Arti, oltre al MIUR e al MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) vede la partecipazione dell’Indire per la gestione delle attività di indirizzo e coordinamento, oltre alle Istituzioni AFAM (Alta Formazione Musicale e Coreutica), alle Università, agli ITS (Istituti Tecnici Superiori), gli Istituti del MIBACT, gli Istituti di Cultura Italiana all’estero, soggetti pubblici e privati.

Sono previste collaborazioni tra MIUR e Indire per lo sviluppo del Piano delle Arti, in particolare l’Indire avrà il compito di:

  • offrire formazione e consulenza ai docenti impegnati nello sviluppo dei temi della creatività,
  • essere di supporto per l’attivazione di laboratori permanenti di didattica dell’espressione creativa,
  • incentivare la raccolta e la diffusione delle buone prassi.

La formazione dei docenti impegnati nei temi della creatività costituisce una delle priorità strategiche del Piano Nazionale di Formazione del Miur e del P.N.S.D. Relativamente alla pratica artistica e musicale nei cicli del sistema educativo, nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo devono essere promosse attività di conoscenza e sensibilizzazione ai temi della creatività, in particolare alla pratica musicale, attraverso l’impiego di docenti anche di altro grado scolastico, in possesso di specifici requisiti, che verranno appositamente formati.

Nella scuola secondaria di primo grado, si realizzeranno attività connesse ai temi della creatività in continuità con i percorsi della scuola primaria, inoltre sarà facilitata e potenziata la nascita delle scuole secondarie a indirizzo musicale. Le scuole secondarie di secondo grado, devono inserire nel Piano triennale dell’offerta formativa, attività che comprendano la conoscenza del patrimonio artistico-culturale, la pratica delle arti e della musica, sviluppando uno o più temi della creatività, avvalendosi anche dei linguaggi multimediali e delle nuove tecnologie.

Inoltre, le scuole devono individuare uno spazio destinato agli studenti, dove possono esporre opere, realizzare spettacoli, esprimere liberamente la loro creatività artistica. Alla luce di quanto esposto, il D. Lgs. 60/2017 ha il pregio di aver portato l’attenzione sull’esigenza di una formazione, che responsabilizzi le future generazioni alla cura e tutela del patrimonio artistico e culturale. Di contro, come punto di debolezza si evidenzia una poca chiarezza di tutto l’impianto organizzativo, che difficilmente potrà avere un impatto significativo sulla quotidianità dei processi educativi e gestionali del sistema scolastico.

One thought on ““Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività”: D. Lgs. 60/2017

  1. Gianfranco 1 Settembre 2018 at 13:15

    Complimenti per l’articolo che descrive in maniera accurata il tentativo, da parte del legislatore, di occuparsi della formazione artistica e musicale. Concordo sull’analisi finale circa la poca chiarezza dell’impianto organizzativo. Mi sfugge però un particolare. Da cosa si evince che sarà facilitata e potenziata la nascita delle scuole secondarie a indirizzo musicale? È vero che ancora siamo in attesa del DM previsto dall’art. 12 del D.Lgs. 60/2017, ma non mi sembra che siano state individuate le risorse finanziarie che permettano una rivoluzione nell’impostazione strutturale di base dei percorsi di istruzione musicali, nonostante il quadro normativo (a partire dalla legge 508/1999 fino al D.Lgs. 60/2017 e al DM 382/2018) sembri voler delineare un sistema di formazione musicale piramidale, costituito dalle scuole secondarie di primo grado, dai licei musicali e dall’AFAM. Non credo che con l’invarianza delle risorse finanziare si possa creare un diffuso sistema di scuole secondarie ad indirizzo musicale che possa costituire il necessario vivaio da fornire ai pochi e ancora insufficienti licei musicali. Lo specifico finanziamento previsto per i poli ad orientamento artistico dovrebbe coprire tutte le attività relative al piano delle arti, mentre il 5% dei posti di potenziamento riservato ai temi della creatività, se interpreto bene il testo del D.Lgs. 60/2017, non deve creare esuberi o ulteriori posti. Nonostante sia possibile indicare nel PTOF il fabbisogno dei posti, mi sembra che le istituzioni scolastiche continuino ad avere difficoltà ad ottenere l’organico necessario per l’attivazione delle scuole secondarie ad indirizzo musicale. Da un lato il comma 1 art. 12 del D.Lgs. 60/2017 sancisce la possibilità per ogni scuola di attivare percorsi ad indirizzo musicale, dall’altro lato il comma 2 limita l’utilizzo delle risorse al contingente dei posti già destinati ai corsi ad indirizzo musicale.

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